ELEZIONI E PERMESSI ELETTORALI
Il 3 ed il 4 ottobre 2021 saranno aperti i seggi elettorali a Bologna, San Giovanni, Alto Reno, Gaggio, Monghidoro e Castel del Rio.
Domenica 19 e lunedì 20 settembre 2021 si è svolto il turno di elezioni amministrative in Valle d’Aosta.
Nei mesi di ottobre e novembre 2021, si svolgeranno le elezioni amministrative in varie altre Regioni d’Italia.
Di seguito un breve riepilogo della normativa che regola la partecipazione dei dipendenti pubblici e privati alle operazioni di seggio e scrutinio.
CHI NE HA DIRITTO
I permessi elettorali spettano al dipendente (a tempo indeterminato e determinato, anche temporaneo) che svolga le funzioni di membro del seggio elettorale, rappresentante di lista, rappresentante dei promotori del referendum (in caso di referendum popolare), presso i seggi elettorali in occasione di:
– Consultazioni Referendarie;
– Elezioni comunali, provinciali e regionali;
– Elezioni del Parlamento (nazionale ed europeo).
Spettano anche al dipendente che sia chiamato a svolgere a vario titolo operazioni elettorali quali ad esempio vigilanza o altro.
PER QUALI GIORNATE
E’ riconosciuto al lavoratore il diritto di assentarsi per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto e di scrutinio.
Il datore di lavoro non può rifiutare al lavoratore il permesso di partecipare.
L’assenza è considerata attività lavorativa e quindi deve essere regolarmente retribuita.
Non è consentito richiedere prestazioni lavorative nei giorni coincidenti con le operazioni elettorali, anche se la prestazione sia richiesta in orario diverso da quello d’impegno ai seggi.
Al lavoratore spetta il trattamento per l’intera giornata anche se abbia trascorso al seggio solo alcune ore (ad esempio se le operazioni di scrutinio si siano protratte per qualche ora oltre la mezzanotte).
RECUPERI
Il lavoratore ha diritto al recupero delle giornate festive o non lavorative destinate alle operazioni elettorali.
Salvo diversi accordi, i lavoratori interessati avranno diritto a restare a casa con corresponsione della retribuzione nei giorni immediatamente successivi alle operazioni elettorali.
Fermo restando il rispetto della normativa sui riposi, il lavoratore ed il datore potranno accordarsi anche per la monetizzazione delle giornate in sostituzione del riposo compensativo.
IL SABATO NELLA SETTIMANA CORTA
Per giornata non lavorativa si intende generalmente il sabato per i lavoratori con settimana lavorativa corta, che lavorano cioè dal lunedì al venerdì.
In questo caso, come per la domenica e i festivi, il lavoratore avrà diritto ad una giornata di riposo compensativo oppure alla monetizzazione di una giornata lavorativa in aggiunta alla retribuzione normalmente percepita.
Nel caso di settimana corta, la retribuzione o il riposo aggiuntivo non spettano ai lavoratori del ccnl del terziario: la giornata del sabato è infatti considerata in questo caso ‘giornata lavorativa a zero ore’.
OBBLIGHI DEL LAVORATORE
Per ottenere il riconoscimento dei permessi in questione, il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro l’attestazione delle giornate trascorse al seggio con il timbro della sezione elettorale e sottoscrizione del presidente del seggio stesso.
Per l’attestazione del presidente firma il vice presidente.
E’ opportuno che il lavoratore, in via preventiva, informi dell’assenza il datore di lavoro.
Preferibilmente consegnandogli copia della comunicazione di convocazione.
ORLANDO DAINELLI